INTERROTTO L’IDILLIO TRA AN E FI
Lecce: viaggio tra il popolo di Alleanza Nazionale
di Roberto Tundo
(Componente della Direzione Nazionale
di An)
L’uscita
di Berlusconi ha sconvolto Forza Italia, ma anche l’Udc
ed Alleanza Nazionale, sia a livello nazionale che a
livello locale. Dispiace che il percorso della Casa
delle Libertà sia stato interrotto traumaticamente da
una serie di gesti e di prese di posizione avvenuti
fuori da qualsiasi confronto politico. Il plateale
annuncio di Berlusconi in Piazza San Babila a Milano si
è consumato sui mass media. Sullo stile di “Lascia o
Raddoppia”, Berlusconi lancia il Partito del Popolo
delle Libertà che, a Lecce ed in provincia, lascia
indifferenti gli uomini di destra. Un fatto interno a
Forza Italia, quella Forza Italia che negli ultimi tempi
era sempre più protagonista di An. E’ forse un bene che
tra Alleanza Nazionale e Forza Italia l’idillio si sia
interrotto anche perché, negli ultimi tempi, a questa
alleanza non ci credeva quasi più nessuno. Si stava
insieme da separati in casa, ma il feeling non c’era
più. Un autorevole esempio: in provincia di Lecce, alla
ultima tornata elettorale per le elezioni
amministrative, Forza Italia in molti Comuni ha
presentato liste e candidati sindaci in contrapposizione
a quelli di destra. Mentre a Lecce città e a Nardò gli
azzurri con Paolo Perrone e con Rino Dell’Anna hanno
incassato il sostegno di An, a Galatone e a Racale Forza
Italia ha sfidato Alleanza Nazionale contrapponendosi
con propri candidati sindaco. Le elezioni, poi, sono
state vinte da An, che a Galatone con Franco Miceli e a
Racale con Massimo Basurto si sono imposti sul
centrosinistra e… sugli alleati. Come mai, si chiedono i
militanti di An, l’alleanza con F.I. funziona se
Alleanza Nazionale accetta il percorso segnato da Forza
Italia e occasionalmente accade solo il contrario”.
Vista da destra la lamentela che Berlusconi muove nei
confronti degli alleati in generale e nei confronti di
An in particolare suona inverosimile. Nei circoli di An
di Lecce e provincia i militanti di Alleanza Nazionale
sono convinti proprio del contrario. Altro che An
alleato infido; la colpa che molti dirigenti e molti
iscritti imputano a Fini da alcuni anni è proprio il
contrario. Soprattutto negli anni del governo
(2000/2005) Gianfranco Fini (e con lui An) si era
appiattito sulle posizioni del Cavaliere indugiando
troppo a legiferare su reti televisive, rogatorie
internazionali e carriere dei giudici. Perse le elezioni
politiche, con il governo Prodi, quando fu varato
l’indulto, il voto contrario di An in Parlamento fu
salutato come un libero atto di destra (Forza Italia,
come sappiamo, votò a favore). C’è, poi, la leggenda
metropolitana dello sdoganamento: chi a destra è da poco
in politica, può magari credere pure alla vulgata
secondo cui, grazie alla discesa in campo di Silvio
Berlusconi, il Msi cominciò ad essere parte attiva nel
quadro politico italiano. La verità è che quando
Berlusconi scelse di far politica, l’ascesa del
Movimento Sociale Italiano era già inarrestabile. Lo
sconquasso provocato da Tangentopoli l’anno prima, la
conseguente perdita di credibilità dei partiti
compromessi nel malgoverno e negli scandali, le
picconate di Cossiga avevano già dato vita ad un moto
popolare di protesta e ad una esigenza di rinnovamento
della classe politica italiana, premiando la Lega nel
Nord e il Msi nel Centro e nel Sud. Dopo il ballottaggio
del 5 dicembre 1993, il dato complessivo venne
confermato dalla conquista di ben 44 amministrazioni
comunali tra le quali quattro capoluoghi di provincia e
24 città con popolazione superiore a 15mila abitanti.
Anche in provincia di Lecce si affermarono, con clamore,
i sindaci di destra: Gino Siciliano a Salve, Biagio
Caracciolo a Corsano e Fedele Pampo a Leveranno. Ci
sono, infine, delle domande che al momento non hanno
ottenuto risposta: come mai Forza Italia, fiera
sostenitrice del sistema bipolare e maggioritario,
riscopre oggi il proporzionale? Come mai Berlusconi, che
voleva dare lezione di anticomunismo perfino ad Alleanza
Nazionale (clamorosa la distribuzione di migliaia di
copie del Libro nero sul Comunismo al Congresso
nazionale di An), oggi riscopre la praticabilità della
Grosse Koalition? |